LE GIARDINIERE

La storia delle Giardiniere inizia nel novembre 2011, con la partecipazione al Tavolo Salute della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, avviato da Anita Sonego, allora presidente della Commissione Pari Opportunità.

Nell’ottobre 2015 nasce l’Associazione Parco Piazza d’Armi - Le Giardiniere con lo scopo di tutelare il verde e la memoria storica della PdA.

Perché “Le Giardiniere”? Abbiamo voluto ispirarci a quelle donne, tra cui Bianca Milesi, Matilde Viscontini, Teresa Confalonieri e Cristina Trivulzio di Belgioioso che, a Milano e a Napoli, incontrandosi nei giardini (da qui il nome), si spesero per la causa risorgimentale e furono parte attiva nella liberazione di Milano dalla dominazione austriaca durante i moti carbonari. Come loro, senza enfasi ma con altrettanta passione, lavoriamo per la nostra città, come loro anche noi scommettiamo su Milano e la sua capacità e possibilità di cambiare.

Le Giardiniere sono un gruppo di cittadine, che volontariamente si occupa di salvaguardia ambientale.
Non siamo “giardiniere” nel senso professionale del termine, cioè non ci occupiamo della manutenzione dei giardini, ma essendo donne abbiamo in noi il senso della cura: se noi siamo Le Giardiniere, Milano è il nostro Giardino.

Da anni lavoriamo per la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile del Parco di Piazza d’Armi, con un progetto di rigenerazione urbana che non prevede ulteriore consumo di suolo, nella piena valorizzazione della sua biodiversità e dei suoi preziosi aspetti ecosistemici.

 

Dal 2022 è presidente Sonia Occhipinti e vicepresidente Licia Martelli.

Noi siamo Valeria Bacchelli (docente di Analisi matematica presso il Politecnico di Milano), Patrizia Binda (insegnante e giornalista), Maria E.Castiglioni (psicoterapeuta), Cristina Cusi (medica neurologa), Carla Maragliano (assistente sociale), Licia Martelli (architetta paesaggista), Monica Negri (geografa), Sonia Occhipinti (architetta), Evi Parissenti (giardiniera e ortista).

 

Azioni

In questi anni, in cui tutto il sito è passato dalla gestione del Ministero della Difesa a quella di Invimit (una SGR del Ministero Economia Finanze che ne ha in carico la vendita), abbiamo difeso questa vasta area verde con tutti i mezzi a nostra disposizione: convegni, conferenze stampa, manifestazioni, divulgazione di materiali, pubblicazioni di articoli, petizione al Parlamento europeo, collegamenti con altre realtà analoghe a Milano e in tutta Italia.

La nostra mobilitazione, insieme a quella di altre realtà del territorio e di Milano, ha fatto sì che nell'ottobre 2019 il Mibact (Ministero Beni Culturali) ponesse un vincolo che prescrive la totale conservazione dell'area verde di circa 32 ettari. Il vincolo prevede altresì che l'area occupata dai magazzini militari (6 ettari) sia ZONA DI RISPETTO nei confronti dei due edifici vincolati e, con riferimento ad eventuali nuove edificazioni, dispone alcune prescrizioni in merito alle distribuzioni planimetriche, alle visuali prospettiche, alle distanze, alle altezze, limitando fortemente le volumetrie possibili.

La maggior parte degli ex magazzini militari è stata abbattuta nel 2019, salvando i due edifici vincolati dalla Soprintendenza: la Palazzina di Comando di Via Della Rovere e le Palazzine alloggi di Via Olivieri.

Il PGT (ottobre 2019) denomina l’intera area di 42 ettari come Parco Urbano e, in accordo con il vincolo ministeriale, ne destina il 75% (circa 32 ettari) a verde. Sulla restante parte è però consentita l'edificazione di 145.000 mq slp, il che comporterà, per rispettare i vincoli edificatori, una enorme concentrazione immobiliare in poco più di tre ettari e la cancellazione completa del Bosco dell'Averla, un'area di circa 2 ettari, situata nell'angolo nord ovest.

 

Per questo la nostra lotta e il nostro impegno continueranno a difesa del bene comune Piazza d'Armi e della sua ricchezza naturalistica e storica: vero polmone di ossigeno per tutta la città, testimonianza storico-antropologica di grande valore per la memoria di Milano.


Antonietta De Pace

   Marianna De Crescenzo

 Clara Maffei

Teresa Confalonieri Casati

CristinaTrivulzio di Belgiojoso



La pratica politica delle Giardiniere

 

Qui di seguito alcuni testi che raccontano, con la penna di Maria Castiglioni, prima presidente dell'Associazione, la nostra pratica politica in questi anni.

"Nel corso degli anni, dall'inizio della nostra storia, ho scritto alcuni contributi per la Libreria delle donne di Milano, per la rete delle Città Vicine, per la Cooperativa Sociale MAG (Mutua Autogestione) di Verona. Questi tre luoghi sono per me importanti spazi di pratica femminista e di costruzione di pensiero politico, nei quali ho avuto e continuo ad avere  la possibilità di un confronto critico e stimolante rispetto alla mia esperienza di Giardiniera".  Maria Castiglioni

 

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2013_intervento libreria 19.1.2013 x sit
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2015_pratica politica Giardiniere per MA
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2016_intervento Castiglioni Città Vicine
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2017_ contributo Giardiniere 27-28.1.17-
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2020_articolo per MAG Verona giugno 2020
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2019_contributo Le Città Vicine. 17.2.20
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2022_Andrea Bowers.Giardiniere.pdf
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